Roma, ragazzo pestato a sangue fuori da una discoteca da 4 omofobi perché gay

19 Dic 2019 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Stamani la notizia di Nicola, un uomo di Bari finito al pronto soccorso dopo che un folle lo ha picchiato perché gay e adesso un'altra storia di omofobia, questa volta da Roma. Un ragazzo ha condiviso la foto e la storia di un suo amico, Francesco, pestato a sangue fuori da un locale romano perché gay.
"Lui è Francesco, un mio amico di Roma che ieri sera avrebbe voluto divertirsi insieme ai suoi amici in discoteca a Roma. Una discoteca famosa anche per le serate gay, per le lotte gay e per divertirsi, non per ammazzarsi. Lui era li a ballare quando 4 ragazzi cominciarono ad infastidirlo, sia lui che il suo amico, ma li lasciarono sbattere. Mentre erano fuori a fumare, Francesco saluto una sua amica e uno dei 4 disse "Ma una così bella ragazza la saluti con un bacio sulla guancia? Sei proprio froc**". La sua amica provó a difenderlo parlando col ragazzo ubriaco ma loro cominciarono a prenderlo a pugni in faccia lasciandolo svenuto a terra per poi scappare. Gli hanno rotto gli occhiali, gli hanno spaccato il naso e causato un trauma cranico e un'emorragia interna vomitando sangue. Quando avremo giustizia seria? Perché se ne sentono ogni giorno. Ti picchiano perché sei gay. Ti picchiano perché sei diverso. Ti picchiano perché? Hanno paura? È uno schifo vedere un ragazzo, un amico, ridotto così. Sentirlo piangere al telefono perché non è riuscito a fare nulla. E per giunta il buttafuori disse agli altri amici "ragazzi state dentro perché quelli stanno ancora fuori e la polizia li sta lasciando andare." LI STA LASCIANDO ANDARE. Il mio amico è finito in ospedale, vomita sangue e loro sono andati a casa. E quindi cosa dobbiamo fare? Cosa possiamo fare se non parlarne e parlarne e continuare a lottare facendo girare ste notizie con la speranza che non succeda più? Io prego chi si trovi davanti una situazione del genere. Difendete la vittima. So che potrebbe essere difficile, spaventoso "ma perché devo prendermi le botte per uno sconosciuto?" ve lo dico io perché: perché potreste essere voi quelle vittime. Potreste avere bisogno di aiuto senza riceverlo. Come successe a me anni fa, circondato da persone che guardavano e basta. E inoltre dobbiamo essere più forti delle provocazioni e lasciare sti cogl**ni nella propria ignoranza perché non vedono l'ora di litigare".
C'è un'emergenza omofobia e mezza Italia sta fingendo di nulla. Ci sono partiti che spendono le loro forze per obbligare le scuola ad esporre il crocifisso e fare il presepe, ma quando sentono parlare di 'legge contro l'omofobia' scattano: "Limiterebbe la libertà di espressione". Come se discriminare o ammazzare di botte fosse un diritto da proteggere. Diffidiamo quindi da quelli che si ergono ad amici della comunità (la lista è lunghissima) e poi vanno a braccetto con chi ci vorrebbe muti e nell'ombra. La comunità LGBT e i suoi alleati devono muoversi compatti contro questi folli che stanno ostacolando il percorso di una legge che non può che fare del bene. Questa legge serve e serve ora. PS: mi auguro che la parte su "la Polizia" che lascia andare gli aggressori sia una cavolata, perché sarebbe gravissimo.
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