Caso dello scontrino omofobo: la proprietaria e i dipendenti del ristorante rispondono

22 Lug 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

Il caso dello scontrino con l'offesa omofoba che ho riportato per primo su Bitchy F ha fatto il giro del web nelle ultime 48 ore. Associazioni LGBT e diversi quotidiani si sono mossi per capire meglio quello che è accaduto giovedì sera. Adesso però è il turno della proprietaria del locale, che ha ammesso tutto ed ha aggiunto che il cameriere che ha battuto la comanda è già stato licenziato.
 "Un atto inqualificabile dal quale prendiamo le più decise e convinte distanze. il cameriere è stato licenziato. Giovedì 19 luglio è accaduto un fatto grave. Nel nostro locale, un cameriere ha compiuto un atto inqualificabile nei confronti di due clienti, stampando sulla comanda un insulto omofobo, da cui tutta la direzione e il personale della 'Locanda Rigatoni' prende le più decise e convinte distanze. Ci teniamo a precisare che, fermo restando la gravità dei fatti, la direttrice del locale ha immediatamente condannato l'atto del cameriere e si è scusata con i clienti, inorridita dal fatto incriminato come e, se possibile, più di loro. Coerentemente con tale comportamento, - continua la nota - comunichiamo che il cameriere è stato licenziato in tronco, non rappresentando in alcun modo la filosofia e lo stile della Locanda Rigatoni. Ovviamente il cameriere responsabile di questa spiacevole vicenda ne risponderà in prima persona. La proprietà, lo staff del locale e la direttrice da sempre considerano la Locanda Rigatoni la casa di tutti.  Siamo da tempo impegnati in programmi per l'integrazione di rifugiati nel nostro locale e chiediamo ufficialmente alla comunità LGBT di costruire insieme un percorso per riaffermare i valori di tolleranza, rispetto e apertura, che sono da sempre gli elementi fondanti del nostro modo di fare ristorazione". 
Anche i dipendenti del ristorante hanno voluto prendere posizione, dichiarando che la Locanda Rigatoni è sempre stato un ristorante gay friendly.
“Il ragazzo che ha battuto quello scontrino è già stato licenziato, ovviamente. Tra l’altro, veniva a lavorare saltuariamente, solo a chiamata, nei giorni con più prenotazioni. Dispiace che per l’errore di uno ora la nostra attività sia etichettata come omofoba: siamo sempre stati gay-friendly, alcuni camerieri che hanno lavorato qui in passato erano omosessuali e si sono sempre trovati bene. Da noi si è addirittura tenuta la festa di matrimonio di una coppia gay”. 
Rimane invece ancora aperto il caso del ragazzo che dice di non essere stato assunto in un ristorante perché considerato troppo "fr**io".
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