Sergio Sylvestre spiega perché ha sbagliato l’inno nazionale

18 Giu 2020 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Ieri sera poco prima del calcio d'inizio della Coppa Italia, Sergio Sylvestre ha cantato l'inno nazionale italiano. L'esibizione non è andata benissimo, l'ex amico di Maria si è scordato parte del testo e ci sono stati due momenti di silenzio. Sul web è partita l'ondata dell'indignazione che come uno tsunami ha travolto il cantante. Contro il vincitore di Amici non solo critiche (lecite) per i suoi errori durante la performance, ma anche tanti, tantissimi insulti razzisti. Una volta finita la partita Napoli vs Juventus Sylvestre si è collegato su Instagram ed ha spiegato come mai è inciampato nell'esecuzione dell'inno.
"Ciao ragazzi, ho appena finito di cantare l'inno e sono ancora emozionatissimo. Per me è stata un'emozione molto grande, grazie e vi mando un bacione. Voglio dire due cose molto veloci. Direi che è stata una serata molto emozionante, non ero così emozionato nemmeno ad Amici o a Sanremo, è stata una cosa incredibile vedere uno stadio così vuoto. Sentivo l'eco fortissimo, è stato incredibile, mi sono bloccato perché mi veniva una tristezza molto forte. Sono una persona molto sensibile, queste cose qui quando sono sul palco mi condizionano tanto. In quell'attimo mi sono bloccato, non perché non ricordavo le parole, ma perché semplicemente ero emozionato. Vedere tutto così vuoto, è un peccato. In ogni caso vi adoro".
Queste giustificazioni non sono andate comunque bene ai telespettatori, che su You Tube hanno continuato ad attaccare il cantante.
"A silvestró, ma vattela a piaja inderc*lo. Son 4 parole in croce, sei un pippone, altro che sensibile". "Non ce l'ho con lui, ma con quei co****i buonisti del ca**o che l'han messo lì in nome del politically correct". "Spero che il tuo compenso sia stato decurtato per la tua ... sensibilità". "Ma vai a fare in c*lo". "Ma che staiiii a di. Sensibile....al cibo".
Che Sergio abbia portato a casa un'esibizione tutt'altro che buona è evidente, possiamo quindi criticare il fatto che si sia scordato parte del testo o che si sia "emozionato", ma finisce qui. Io vi invito solo a riflettere: se fosse stato Venditti ad avere un momento di incertezza qualcuno avrebbe urlato al "bianco di mer**" o "etero del ca**o"?
Share this article

Non vuoi perderti le ultime news?

Seguici anche su Facebook, Instagram e

Twitter!