Umbria – genitori ritirano i figli dal corso di danza perché il maestro è gay

23 Ott 2014 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 2 minuti

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E' successo a Passignano in Umbria: un insegnante di danza ha lasciato il suo incarico all'interno di una scuola pubblica dopo che alla preside è stata presentata una lettera dai genitori degli allievi che la invitavano a licenziarlo perché omosessuale.
I genitori che hanno firmato la lettera minacciavano l'esonero dei figli.
Fortunatamente la preside si è schierata dalla parte del maestro che però, mortificato, ha deciso di abbandonare il posto di lavoro.
"Per quanto riguarda la mia professionalità sostengo di non dovermi rimproverare nulla, in quanto conosco le mie capacità e i miei limiti, e nella mia vita non ho mai cercato di essere chi non sono. I miei diplomi ed attestati di danza mi permettono di insegnare le discipline che propongo in maniera amatoriale. Non è assolutamente vero che io non posso fare quello che faccio. La cosa più incresciosa riguarda però la mia sfera privata. Sapere che ci sono ancora persone che sarebbero disposte a fare l'esonero dei propri figli dal progetto da me presentato a causa del mio 'stile di vita', lo ritengo davvero squallido; soprattutto quando nella mia vita ho sempre cercato di farmi conoscere per le mie capacità e non per altro. Non si tratta di un pettegolezzo, ma della mia vita".
Questo episodio è gravissimo, ma vi posso assicurare che non è un caso isolato, uno dei miei amici è stato allontanato dal suo parroco dal posto di catechista perché gay e i genitori dei suoi allievi avevano paura che potessi molestarli.
Questa è l'Italia, paese dove ancora troppi ignoranti confondono l'omosessualità con la pedofilia.

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