Venezia, ragazzo gay spinto fuori da un negozio: “Non voglio clienti fin*cchi dentro alla mia attività”

06 Set 2018 Fabiano Minacci • Tempo di lettura: 3 minuti

Derisi nei ristoranti, offesi e picchiati per strada e adesso anche cacciati dai negozi. Questo è quello che è successo ad uno studente di Ca’ Foscari che è entrato in un negozio di Strada Nova a Venezia e si è visto spintonare fuori dal proprietario al grido di: "Non voglio clienti fin*cchi nel mio negozio!"
"Vorrei segnalare questo negozio che si trova in Strada Nova in centro a Venezia e raccontarvi uno spiacevole avvenimento di pochi minuti fa: mentre mi trovavo da solo per strada ho deciso di entrare in questo piccolo negozio di artigianato per prendere un regalo e dentro trovo presuppongo il proprietario sui 45 anni intento a starsene sul suo computer; insomma, incomincio a dare un’occhiata e ad un certo punto chiedo:” ma i pezzi vengono prodotti qui a Venezia?” e lui mi risponde:” Secondo te? Evitiamo domande sciocche che non servono a nulla” però fin qui credevo solo di essermi imbattuto “semplicemente” in una persona maleducata così mi avvio verso l’uscita salutando ignaro di quello che sarebbe capitato poco dopo. L’uomo si incammina verso di me e mi dice:” Viva la f*ga comunque eh? Viva la f*ga sempre” ed io un po’ perplesso capisco che il tono non era amichevole e gli chiedo se c’era per caso qualche problema e lui mi risponde:” Sì, clienti finocc*i non ne ne voglio nel mio negozio” io mi giro indietro e non faccio in tempo a rispondergli che questo mi spinge con forza fuori dal negozio e chiude la porta con una cordicina (che si può vedere bene dove c’è la maniglia) lasciandomi fuori abbastanza sbigottito. Detto ciò, ora oltre a pubblicare questo articolo che vorrei fosse condiviso all’inverosimile giusto per fargli chiudere bottega, ho deciso di ritornare tra qualche giorno in questo negozio con il mio fidanzato mano per la mano e vedere cosa ha il coraggio di fare. Episodi come questo non dovrebbero mai succedere, MAI. Non nel 2018."
L'emergenza omofobia è più che mai fuori controllo e la cosa non mi stupisce. Con diversi politici omofobi in posizioni di rilievo è normale che anche questi mostri si sentano legittimati a discriminare qualsiasi membro della comunità LGBT. Speriamo che tra una nave e l'altra di migranti, il governo trovi il tempo per affrontare anche questo problema che colpisce migliaia di "italiani" . Parlo di italiani visto che una buona metà del governo non fa che ripetere "prima gli italiani" (oppure gli italiani in questione devono essere eterosessuali, cattolici e possibilmente del nord?). Comunque tutta la mia solidarietà a Tito e spero che il sindaco di Venezia prenda provvedimenti contro l'artigiano in questione.  
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