Vinci sempre, con ChatGPT puoi davvero diventare ricco sfondato | Il metodo creato da tre studenti per vincere davvero
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La storia di tre studenti dell’Università del Salento che avrebbero utilizzato un modello di intelligenza artificiale per scegliere i numeri del Lotto ha rapidamente attirato l’attenzione di media e curiosi. I ragazzi, appartenenti alla facoltà di matematica, avrebbero costruito un proprio sistema basato sull’analisi delle estrazioni più recenti, registrando due vincite importanti: una da 4.500 euro e un’altra da 43.000 euro, entrambe giocate a Monteroni di Lecce. Una vicenda affascinante, che però lascia spazio a molte ombre e ancora più domande.
A rendere il caso ancora più curioso è la mancanza di dettagli certi. Dei tre studenti non sono stati resi noti né nomi né ulteriori informazioni, e l’unica testimonianza disponibile arriva dal tabaccaio che ha convalidato le giocate, Diego Manca. Secondo le sue dichiarazioni, i ragazzi avrebbero studiato i numeri più frequenti usciti nelle ultime estrazioni della ruota nazionale, utilizzando quei dati come base per costruire le loro combinazioni. Un approccio che mescola statistica, intuito e un pizzico di suggestione tecnologica.
Il “metodo” tra statistica, AI e letture arbitrarie dei numeri
L’idea raccontata dai tre studenti si basa sull’individuazione delle frequenze numeriche. Un esempio pratico aiuta a capire il tipo di analisi: secondo un’elaborazione citata nel dibattito pubblico, nell’arco degli ultimi tre mesi il numero 38 sarebbe stato estratto 22 volte, il 10 per 21 volte, il 1 per 20 volte, e così via. Da questi dati, i ragazzi avrebbero ricavato una possibile combinazione da giocare, supportati dal loro modello di intelligenza artificiale.
La domanda che molti si sono posti è semplice: questo sistema può davvero funzionare? La risposta, secondo gli esperti, è un netto no. Le estrazioni del Lotto non seguono schemi ripetibili né logiche prevedibili, e ogni numero ha la stessa probabilità di uscire in ogni giocata, indipendentemente dalle estrazioni precedenti. È lo stesso principio che rende impossibile prevedere matematicamente l’esito di un evento puramente casuale, anche con l’aiuto delle tecnologie più avanzate.

Il parere dei docenti e il ruolo decisivo del caso
A chiarire il quadro è intervenuto il professor Fabrizio Durante, docente di Probabilità e Statistica Matematica dell’Università del Salento, che ha ribadito un concetto fondamentale: “Il gioco del Lotto è puramente casuale, quindi non è possibile prevedere l’esito di un’estrazione basandosi su quelle precedenti. Anche strategie basate su numeri già estratti non danno la certezza di vincere. Nel lungo periodo, il guadagno è nullo o si registra una perdita”. Un’affermazione che ridimensiona drasticamente il presunto “metodo” attribuito agli studenti.
Durante ha aggiunto che, anche nel caso in cui un sistema riuscisse a ottenere una vincita, nulla garantisce che possa farlo ancora. Esiste infatti la stessa possibilità di ottenere nuovi risultati positivi o di incassare duemila giocate consecutive senza alcuna vittoria. Un’osservazione condivisa anche da Nicola Parolini, professore del Politecnico di Milano, secondo cui la scelta più conveniente — da un punto di vista puramente statistico — sarebbe addirittura quella di non giocare, poiché la fortuna resta l’unica variabile realmente decisiva.
Il caso dei tre studenti, pur avvolto da un alone di mistero, ha riaperto il dibattito sul rapporto tra tecnologia e giochi di fortuna. La loro doppia vincita dimostra che anche un approccio scientifico può risultare vincente in un’occasione, ma non perché esista un algoritmo segreto o una formula matematica infallibile. A decidere l’esito delle estrazioni è sempre e soltanto la casualità, mentre l’idea di poterla controllare continua a esercitare un fascino irresistibile.
