Lutto Amici, la tragedia ha travolto la ballerina: i soccorsi non hanno potuto fare nulla | Sono rimasti tutti senza respiro

La notizia si è diffusa in poche ore, lasciando un senso di incredulità e smarrimento tra i fan e tra chi, negli anni, aveva seguito da vicino la storia di Susy Fuccillo, una delle ballerine più amate tra quelle passate dal palco di Amici. La tragedia che ha colpito la sua famiglia nella notte tra l’1 e il 2 dicembre 2025 ha spezzato un equilibrio fatto di affetti, quotidianità e sogni condivisi. Suo marito, Salvatore Raciti, appena 41 anni, è morto all’improvviso, lasciando la moglie e le loro tre bambine in un dolore che non conosce parole. La comunità di Catania, dove l’uomo era molto conosciuto come titolare del lido “Le Capannine”, è stata scossa da un lutto che sembra ancora impossibile da elaborare.

La morte improvvisa di Salvatore ha riportato l’attenzione su una famiglia amatissima dal pubblico televisivo, ma soprattutto molto radicata nella vita quotidiana della città. Secondo le ricostruzioni, l’uomo si trovava nel giardino della villa alla Plaia insieme ad alcuni amici, intenti a sistemare le decorazioni natalizie. Un malore improvviso lo ha fatto accasciare a terra, generando panico tra i presenti che hanno provato in ogni modo a intervenire. La chiamata al 112 è stata immediata, ma un amico, temendo il peggio, ha deciso di caricarlo in auto per raggiungere il pronto soccorso più vicino, l’ospedale Garibaldi-Nesima, dedicato alle emergenze ostetriche.

La corsa disperata in ospedale e i tentativi di rianimazione: cosa è accaduto davvero

Sulla via del pronto soccorso, l’auto è stata intercettata da un’ambulanza del 118, che ha preso in carico l’uomo. Nonostante l’intervento tempestivo del personale sanitario, ogni tentativo di rianimarlo è stato inutile. Il suo cuore non ha più ripreso a battere. A rendere la situazione ancora più drammatica sono state le macchie di sangue notate dagli amici poco prima del ricovero, un dettaglio che ha obbligato all’intervento della polizia e al sequestro della salma presso l’obitorio del Policlinico di via Santa Sofia. L’obiettivo è chiarire, attraverso l’autopsia, se si sia trattato di emorragia interna, di un malore naturale o di altre cause che richiedano una verifica più approfondita.

Nell’abitazione della vittima sono arrivati gli agenti della Polizia di Stato per effettuare i rilievi previsti in situazioni di morte improvvisa. Secondo quanto riferito dal quotidiano La Sicilia, gli investigatori non avrebbero trovato elementi che facciano pensare a cause diverse da un evento naturale, anche se solo gli accertamenti medici potranno fornire una risposta definitiva. Intanto, Catania si stringe attorno a Susy e alle sue tre figlie, ancora troppo piccole per comprendere l’entità di una perdita così grande.

Dal sogno di Amici alla nuova vita tra danza, lavoro e famiglia

Per molti, il nome di Susy Fuccillo riporta immediatamente alla scuola di Amici 2007, dove la ballerina entrò come allieva attirando l’attenzione del pubblico e della critica. Il suo percorso fu complesso e ricco di ostacoli, soprattutto a causa del rapporto spesso duro con l’insegnante Alessandra Celentano. Le critiche sul peso e sulla preparazione tecnica segnarono profondamente il suo cammino, ma col tempo Susy ha raccontato di aver trasformato quelle difficoltà in una risorsa per crescere artisticamente e personalmente. Dopo Amici, ha preso parte a programmi televisivi come I Migliori Anni, Italia’s Got Talent e Tu sì que vales, prima di dedicarsi al teatro e successivamente a un percorso imprenditoriale nella moda con il brand Bereshift.

Negli ultimi anni, però, la sua vita si era arricchita soprattutto della dimensione familiare, costruita insieme a Salvatore e alle loro tre figlie: Cristina (2018), Giordana (2020) e la piccola Costanza, nata pochi mesi fa. Una quotidianità serena, interrotta bruscamente da un dolore che oggi lascia un vuoto immenso. Mentre Catania e il mondo dello spettacolo esprimono cordoglio e vicinanza, Susy si trova ora davanti a un percorso difficile, fatto di ricordi, responsabilità e di una mancanza che segnerà profondamente il futuro della sua famiglia.

Il nome di Salvatore continuerà a vivere attraverso l’affetto delle persone che lo conoscevano e attraverso la forza di una moglie che, ancora una volta, come accaduto in passato, sarà chiamata a rialzarsi. Ma questa volta il dolore è diverso, più grande e più ingiusto. Un dolore che la comunità intera sta cercando di condividere con lei, perché nessuno dovrebbe affrontare da solo una perdita così improvvisa e devastante.