“È scoppiato in lacrime davanti a me”: Totti sotto choc | La scena è degenerata in pochi secondi in mezzo alla strada
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Un incontro improvviso lo ha turbato profondamente: la scena è degenerata in pochi secondi, lasciandolo senza fiato
Sono passati otto anni da quel 28 maggio 2017 che, ancora oggi, Roma ricorda come un terremoto emotivo collettivo. L’addio al calcio di Francesco Totti non fu solo la fine di una carriera, ma l’ultimo capitolo di una storia d’amore irripetibile tra un uomo e una città intera.
Da allora tante cose sono cambiate nella vita dell’ex numero 10, ma una non è mai mutata: la devozione viscerale, quasi primitiva, che migliaia di romanisti continuano a provare per lui. Una forma di affetto che spesso sfocia in scene intense, ma che nelle ultime settimane ha raggiunto un livello persino per Totti inatteso.
L’uomo scoppia a piangere: il racconto che spiazza Totti
La rivelazione è arrivata durante una lunga chiacchierata con Pierluigi Pardo nel programma Legends Road su Dazn. Totti stava ricordando momenti della sua carriera, quando ha improvvisamente deciso di raccontare un episodio recente, tanto semplice nella dinamica quanto sconvolgente nell’impatto emotivo. «È successo circa un mese fa», dice. Era fermo a un semaforo, un pomeriggio come tanti, quando nello specchietto nota lo sguardo insistente di un automobilista che, in un secondo, lo riconosce.
Totti abbassa gli occhi, prova a evitare la solita scena, ma l’uomo non molla. «Capitano, ti ho visto!», gli urla accanto durante la marcia, quasi liberando un’emozione trattenuta. Totti gli risponde con un cenno gentile, abituato da una vita al peso della sua notorietà. Ma al semaforo successivo tutto cambia. Le auto si fermano e quell’uomo, coetaneo di Totti, scende, si avvicina al finestrino e… scoppia a piangere.
«Gli ho chiesto: “Ma che ti succede?”», racconta ancora incredulo. Quell’uomo, in lacrime, non era disperato: era sopraffatto. «Tu non puoi capire cosa hai rappresentato per me, cosa mi hai dato in tutti questi anni», gli dice con la voce rotta. Totti prova a sdrammatizzare: «Ho solo fatto il mio dovere». Ma il tifoso, tremante, ribatte: «Io ti voglio più bene di mia madre. Più di chiunque altro».

La frase che ammutolisce il Capitano
Ed è qui che arriva la confessione più potente, quella che ha gelato Totti. «Sai cosa faccio ogni anno? Dal 2017 rinnovo l’abbonamento in Tribuna Tevere. Ogni stagione. Vengo allo stadio sperando che tu possa riapparire, anche solo seduto in panchina. Appena inizia la partita e vedo che non ci sei… me ne vado».
Totti rimane senza parole. Sorride, amaro: «Magari fosse possibile». Non è finita. Pardo gli chiede se almeno l’uomo abbia voluto fare una foto, un selfie, qualcosa. La risposta è spiazzante: «No. Niente foto. Nulla. Lui parlava e piangeva». Un gesto puro, incontaminato, senza secondi fini. Una devozione che non si compra, non si costruisce, non si finge.
E così, ancora una volta, Francesco Totti scopre che la sua storia non appartiene più solo a lui. Appartiene alla gente che lo ha amato come si ama un familiare, un fratello, un simbolo. A una città che continua a cercarlo persino nei semafori, negli specchietti retrovisori, nei giorni qualunque. Un amore che non conosce tempo, ruolo o distanza. E che, a quanto pare, continua a commuovere anche lui.
