“Le mutandine? Non le metto”, la frase che gela la Fagnani: costretta a interrompere tutto
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Ci sono interviste che sorprendono, altre che divertono e poi ci sono quelle che, semplicemente, restano. L’ultima puntata di “Belve” rientra pienamente in quest’ultima categoria. Perché quando Stefania Sandrelli si siede davanti a Francesca Fagnani, qualcosa accade sempre. E questa volta l’icona del cinema italiano ha aperto una finestra totale sulla sua vita, regalando al pubblico un racconto che ha oscillato con naturalezza tra provocazione, intimità, dolore ed emozione autentica.
Sin dai primi minuti è apparso chiaro che la Sandrelli non avrebbe messo filtri. Ha parlato di sé senza sovrastrutture, come chi sa di avere attraversato una vita piena e non teme di mostrarne né gli angoli nascosti né i bagliori più intensi. Un ritratto che ha catturato il pubblico di Rai2 e che ha lasciato la stessa Fagnani per più di un istante senza parole.
L’amore proibito con Gino Paoli e quelle confessioni che nessuno osava fare
A infiammare subito lo studio è stato il racconto del suo rapporto con Gino Paoli, una storia che ha segnato la giovinezza della Sandrelli e che lei stessa ha definito “un amore che mi ha cresciuta”. Ma la rivelazione che ha scosso gli spettatori è arrivata quando l’attrice ha ammesso: “Non sapevo che era sposato”. Una frase che ha subito ridisegnato la narrazione del loro legame.
Il momento più clamoroso, però, è stato il ricordo di un incontro passionale con Paoli “in cima alla Basilica di San Pietro, sulla scala verso la cupola”. Quando la Fagnani ha chiesto, con il suo stile tagliente, chi fosse “il compagno di avventura”, la Sandrelli ha sorriso: “Il solito”. Una risposta che ha scatenato un misto di risate e incredulità in studio.
Tra aneddoti, ironia e passione, l’attrice ha parlato di come quella relazione l’abbia formata anche sul piano più intimo, raccontando la sua scoperta della sensualità con una schiettezza che ha lasciato tutti spiazzati. Ma dietro la leggerezza, è emersa anche una pagina dolorosa: l’epoca in cui, durante la separazione dal marito Nichi Pende, affidò la piccola Amanda a Paoli e alla moglie Anna. “Ho sofferto molto”, ha detto. “Ma non potevo rinunciare a mia figlia”. Un racconto che ha mostrato la donna oltre la diva, capace di fragilità e profondità rare.

La frase che fa esplodere Belve: “Le mutandine? Mi danno fastidio”
Dopo i sentimenti e il dolore, è tornata la Stefania più disarmante, quella capace di un’ironia che diventa verità senza vergogna. E così, quasi all’improvviso, è arrivata la frase che ha ribaltato lo studio: “Le mutandine? Mi danno fastidio. Sono più le volte che non le metto”. Una confessione detta con la naturalezza di chi non cerca l’effetto, ma vive con libertà ogni scelta.
Un momento che ha gelato per un attimo la Fagnani, costretta a interrompere la propria flemma per reagire a una dichiarazione così imprevista, e che ha mandato in visibilio il pubblico. Ma la Sandrelli non si è fermata lì. Ha ricordato “La chiave”, il film di Tinto Brass che negli anni Ottanta suscitò scandalo e ammirazione, e ha spiegato perché accettò quel ruolo: “La sceneggiatura era bellissima. Mi ha liberata”. Senza timori, senza rimpianti.
Tra rivelazioni intime, amori tumultuosi e un passato mai rinnegato, Stefania Sandrelli si è mostrata come una donna completa: orgogliosa, fragile, sensuale, intelligente. Una belva nel senso più nobile, capace di guardare in faccia la propria storia e raccontarla con una sincerità che oggi, in televisione, è merce rarissima.
La sua intervista rimarrà una delle più forti della stagione: perché quando un’icona decide di non trattenersi, la televisione diventa vita reale.
