Edoardo Vianello, vi dico io chi era davvero Ornella: dopo settimane sferra l’attacco crudele

Edoardo Vianello sferra un duro attacco postumo a Ornella Vanoni, definendola “sopravvalutata” e “non sincera”. Le sue parole accendono il dibattito.

Edoardo Vianello, vi dico io chi era davvero Ornella: dopo settimane sferra l’attacco crudele

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Edoardo Vianello sferra un duro attacco postumo a Ornella Vanoni, definendola “sopravvalutata” e “non sincera”. Le sue parole accendono il dibattito.La scomparsa di Ornella Vanoni, una delle voci più iconiche e raffinate della musica italiana, ha lasciato un vuoto nel panorama artistico. Nata a Milano nel 1934, la sua carriera, iniziata negli anni Cinquanta, è stata un susseguirsi di successi e interpretazioni intense, capaci di attraversare generi e decenni. La Vanoni era amata non solo per la sua voce inconfondibile e la capacità di dare profondità emotiva ai testi, ma anche per la sua personalità autentica, ironica e spesso controcorrente. Ha interpretato brani immortali come Senza fine e L’appuntamento, consolidando la sua immagine di vera signora della canzone italiana, simbolo di libertà, classe e coerenza artistica. Il suo ritratto pubblico sembrava unanime e indiscusso.

Tuttavia, proprio in queste ore, un altro grande personaggio della musica italiana, Edoardo Vianello, ha espresso un giudizio estremamente forte e inatteso. Le sue dichiarazioni, rilasciate durante la sua ospitata a “La volta buona”, hanno immediatamente acceso il dibattito, dividendo l’opinione pubblica tra chi difende la cantante come icona indiscussa e chi, invece, considera legittime le critiche. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno che ha scosso il mondo della musica, mettendo in discussione percezioni radicate.

Un giudizio tranchant: “Sopravvalutata e scostante”

Le parole di Edoardo Vianello a “La volta buona” non hanno lasciato spazio a interpretazioni ambigue. A pochi giorni dalla scomparsa di Ornella Vanoni, il cantautore ha scelto di esprimere un’opinione decisamente controcorrente. “È stata sopravvalutata“, ha dichiarato Vianello senza mezzi termini, rivelando di non aver mai apprezzato la collega dal punto di vista artistico. La motivazione principale? “A me non piaceva il suo timbro di voce, mi dava fastidio”, ha spiegato, sottolineando una chiara distinzione tra la presenza scenica della Vanoni e la sua resa vocale.

Secondo Vianello, sul palco, Ornella Vanoni era “straordinaria e affascinante”, capace di catturare l’attenzione del pubblico con la sua magnetica performance. Tuttavia, quella magia, a suo dire, si dissolveva una volta terminata l’esibizione. Il cantautore ha poi aggiunto un commento ancora più diretto e pungente sul suo atteggiamento fuori scena: “Era bella mentre cantava, ma finito di cantare si imbruttiva, diventava scostante“.

Questo giudizio duro ha sorpreso molti, inclusi gli altri ospiti in studio, abituati a un racconto pubblico della Vanoni ben diverso, spesso legato alla sua vulnerabilità e al suo carisma. Vianello ha sostenuto di averla conosciuta personalmente, e proprio quell’esperienza avrebbe consolidato la sua controversa opinione, rendendola per lui una figura artistica complessa e divisiva.

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“Non era una persona vera”: il cuore della polemica

La critica di Vianello non si è limitata alla sola valutazione artistica, spingendosi a toccare la sfera personale e l’autenticità di Ornella Vanoni. “Non era una persona sincera“, ha affermato con fermezza, pur riconoscendole in parte il talento interpretativo. “Una grande interprete, sì, ma non era vera. Interpretava, faceva l’attrice”. Una visione della musica e dell’arte che, evidentemente, non coincideva con i suoi ideali. Questa dichiarazione ha scatenato reazioni ancora più intense, poiché ha messo in discussione l’immagine pubblica di una Vanoni sempre presentatasi come autentica e vulnerabile.

Di fronte alle reazioni contrastanti degli altri presenti in studio, che hanno provato a difendere con veemenza la figura e l’illustre carriera di Ornella Vanoni, Edoardo Vianello non ha fatto alcun passo indietro. “Non l’ho mai apprezzata”, ha ribadito con determinazione, “a me ha sempre dato questa brutta impressione”. Una presa di posizione chiara, irremovibile e destinata a far discutere a lungo. Le sue parole aprono una nuova prospettiva sulla figura della “signora della canzone italiana”, sfidando il consenso generale che ne ha accompagnato il ricordo postumo.

Il dibattito sull’eredità artistica e la vera essenza di Ornella Vanoni è ora più acceso che mai, dimostrando come anche dopo la scomparsa, i grandi artisti continuino a ispirare conversazioni profonde e talvolta divisive. La percezione di un’icona può variare drasticamente, e le critiche, per quanto aspre, fanno parte del complesso mosaico che compone la storia di ogni figura di spicco. Questo episodio sottolinea l’importanza di un dialogo aperto sull’arte e sulla personalità degli artisti.